Street Wear | Apparel Network

La pelliccia vera ha finalmente rivali all’altezza: pellicce sintetiche ed eco

23 febbraio 2017 By Apparel Network

La pelliccia spesso viene considerata lussuosa e affascinante ma fa sorgere problemi di etica. I sostenitori dei diritti per gli animali da tempo denunciano la pratica dell’allevamento degli animali da pelliccia e l’impatto che ha sulla qualità della vita degli animali in quesitone. Fortunatamente esiste una gamma di materiali fantastici come le pellicce sintetiche e le eco pellicce, che rispettano i diritti degli animali e sono tanto belli quanto la vera pelliccia. Le pellicce sintetiche sono anche molto alla moda. Hanno fatto presenza fissa sulle passerelle dell’alta moda e non negli ultimi anni. La qualità della pelliccia sintetica è andata via via migliorando al punto che al giorno d’oggi la si può perfettamente sostituire alla vera pelliccia.

Quali sono i benefici della pelliccia sintetica? Tanto per iniziare, offre maggiore varietà e flessibilità. La si può acquistare in una varietà di colori, motivi, a righe o addirittura colorblock. Diversamente dalla vera pelliccia quella sintetica ha una gamma di colori pressoché’ infinita – tra cui colori da mozzafiato come rosa e giallo fosforescente. E’ un elemento che può essere utilizzato per dar vita ed energia a un indumento, oppure può essere utilizzato per accentuare il look come il cappotto di Giamba. Anche la consistenza della pelliccia sintetica può essere modificata a seconda dei bisogni: da versioni più setose e lisce per un effetto luxe a quelle più selvagge “a pelo lungo” a versioni più trasandate perfette per un look rock.

I tipi d’indumenti più adatti all’eco pelle o le pellicce sintetiche sono ovviamente giacche e cappotti i quali abbondano durante i mesi invernali. Tuttavia queste pellicce si trovano anche sugli abiti da sera e accappatoi e sono perfetti come accento – come orlo su cappucci – di felpe e giacche. Li vediamo anche sugli accessori come borse, cappelli, sciarpe e guanti.

Con le pellicce sintetiche ed eco non si pongono limiti alla creatività. Sono economiche, versatili e perfettamente adatte a creare look che variano dagli affascianti cappotti lunghi che invidiamo alle star ai praticissimi e popolarissimi piumini, spesso con orlo in eco pelliccia che vediamo ovunque nei mesi invernali. E’ un materiale bello oltreché’ etico che tutti possiamo indossare senza rimorso.

La Moda Streetwear per il 2017

13 gennaio 2017 By Apparel Network

Anno nuovo, vita nuova! Dare il benvenuto al 2017 è un’ottima occasione per fare il punto della moda streetwear e della direzione che prenderà nei prossimi mesi. Lo stile street è in costante movimento, i trend e le mode prendono sempre direzioni nuove con idee innovative di designer e brand che hanno il polso della moda. Ecco alcuni dei trend che terremo d’occhio nel 2017.

Giacche imbottite (Piumoni)

Le giacche imbottite hanno attraversato il confine della streetwear e fanno ufficialmente parte sia dell’alta moda che della moda tradizionale. Demna Gvasalia ha creato una giacca imbottita chic per Balenciaga che è tanto elegante quanto costosa. Gli appassionati di video giochi possono virtualmente indossare giacche ispirate alla moda street, rassomiglianti alla collaborazione Supreme X North Face nel famoso gioco GTA: Online. L’onnipresenza dell’indumento in ogni ramo della moda garantisce la sua permanenza tra i maggiori trend del 2017.

T-Shirt con Stampe

Le t-shirt con stampe creative sono state tra i maggiori trend dell’anno passato. Questo è dovuto in parte alla rinascita della moda degli anni ’80. Date la diversità delle sue origini questo trend prende direzioni molto diverse tra loro: dal punk rock e il metal all’iper carino e kitsch. Le t-shirt con stampe dei logo hanno avuto una rinascita di popolarità nel 2016 e nel nuovo anno possiamo attenderci che le t-shirt con gli slogan ne prendano il posto. Slogan con messaggi positivi e coraggiosi come “We Should All Be Feminists” (ispirato dal libro di Chimamanda Ngozi Adichie) hanno fatto da padrone sulle passerelle delle collezioni primavera 2017. Possiamo aspettarci l’ascesa di questo trend nel corso del nuovo anno.

Sneaker

Le sneaker saranno di nuovo protagoniste nel 2017, ma i designer stanno andando oltre la semplice scarpa bianca. Le sneaker e altre calzature metteranno in mostra ornature e abbellimenti con look casual e design popolari come gli emoji e logo, e look più appariscenti con brillantini, stampe leopardate, o addirittura il raso.

Mode che raffiguravano indumenti ornati erano tra i maggiori trend dell’anno passato, tanto è vero che le star e connoisseur di moda hanno creato capi unici da indossare. Le toppe hanno ricoperto ogni tipo di capo, dalle borse alle giacche alle sneaker, mentre le giacche e i cappellini hanno messo in mostra ricami straordinari. Possiamo aspettarci di vedere capi ricamati ovunque ed è altrettanto possibile che le toppe rimangano sulla cresta dell’onda.

Gucci ha creato una sneaker che combina sia quello stile piu’ elegante menzionato sopra con ricami di prim’ordine che spopoleranno nel nuovo anno. Questa è l’ennesima conferma che la streetwear è e continua ad essere una componente essenziale dell’alta moda.

Ecco una breve campionatura dei trend che possiamo aspettarci in questo nuovo anno. Quali sono i vostri trend preferiti? Quali credete saranno i più importanti del 2017? Fatecelo sapere! Vogliamo sapere quali mode v’ispirano e quale direzione sperate prenderà la streetwear.

Tre Trend per L’Estate

17 giugno 2016 By Apparel Network

L’estate è finalmente arrivata! Quest’inverno ci ha portato felpe con rivestimenti interni di pellicciotti sintetici anche quest’estate porterà i propri trend. Sotto abbiamo illustrato quelli che saranno tre dei trend più popolari della stagione estiva.

Il denim non è mai fuori moda. Mai. Tuttavia la minigonna di jeans, da qualche anno scomparsa dai nostri armadi sta avendo un ritorno in scena. Le minigonne di jeans più popolari sono quelle con un colore pallido – un look slavato come quello di Vetememes. Come i jeans, la minigonna può essere indossata con qualsiasi tipo di scarpe e maglietta come le T-shirt con stampe (che non sono mai fuori moda) oppure i sandali da schiava che sono un altro trend dell’estate 2016.

E’ discutibile se a questo punto si possa sostenere che i sandali da schiava sono un semplice trend oppure un punto fermo della moda estiva. La varietà di modelli accontenta gusti e portafogli di ogni tipo: accessoriati con piume e perline, gambaletti, e perfino coi tacchi. Il fatto che si possono indossare con la minigonna di jeans menzionata prima li rendono il sandalo must-have dell’estate.

Il caldo estivo è il momento migliore per vestirsi appena meno. Le canotte vanno di moda (anche se non ci sembrano mai andate fuori moda) e in ogni colore e stampa, quindi preparatevi ad abbronzare le spalle…o spalmare un po’ di crema solare. Se preferite le spalline allora rivolgete lo sguardo alle magliette con spalline sottili e crop top, due dei trend più popolari dei primi anni 2000 che sono tornati alla riscossa!

Questi sono solo tre dei trend della stagione estiva, ma ce ne sono diversi altri da scoprire. E’ arrivata l’ora d’andare a godersi un po’ di sole!

Il legame tra Sport e Streetwear

3 giugno 2016 By Apparel Network

Le origini di street e urban wear sono radicate nella musica e nello sport. Mentre l’hip hop ha influenzato lo streetwear più di qualsiasi altro genere musicale, non vi è uno sport in particolare che abbia fatto altrettanto. Diversi sport hanno lasciato il segno sulla moda streetwear dalle maglie sportive, ai cappellini da baseball, alle scarpe da ginnastica.

Rivolgendo uno sguardo alla moda del West Coast quando lo streetwear era alle prime armi, è indiscusso che gli skate boarder e surfisti abbiano avuto un’enorme influenza su alcuni dei brand più famosi come Stussy. E’ altrettanto vero che la storia d’amore tra streetwear e maglie sportive dura da una vita. Mentre le maglie delle squadre di basket e football americano sono le più vendute, anche le maglie del baseball – e più recentemente negli States — quelle del calcio sono alcuni degli elementi clou dello stile urban.

Il baseball ha il monopolio del mercato e della moda dei cappellini. Negli anni ’80 e ’90 i produttori hanno iniziato a reinventare il cappellino cambiano colori e stili portando a un incremento di popolarità e vendite. Magari non sempre figurano gli stemmi delle squadre da baseball ma questo è solo indice di quanta strada abbia fatto la moda dei cappellini.

L’articolo più popolare e più venduto tratto dallo sport sono le scarpe da ginnastica. E’ vero che Run DMC e i Ramones hanno contribuito alla popolarità di Adidas e Converse, ma è stato il basket che ha dato inizio alla sneaker culture. Michael Jordan ha indubbiamente cambiato lo sport della pallacanestro, ha anche il merito d’aver creato la sneaker mania che continua tutt’oggi. Il lancio di ogni nuovo paio di Air Jordan è da sempre il più anticipato dell’anno. Tant’è vero che le scarpe andavano esaurite nel giro di un giorno solo—cosa ancora più straordinaria se si considera che inizialmente non c’era lo shopping online. Oggi i cosiddetti sneaker heads collezionano e mettono in mostra le loro scarpe non solo perché’ sono alla moda ma perché’ sono una forma d’espressione del proprio stile personale.

Che tu sia tifoso dei Mets o dei Lakers la moda urban si è appropriata delle maglie sportive, dei cappellini, e delle scarpe da ginnastica così che non sono più una semplice espressione di fedeltà sportiva. Lo streetwear li ha reinventati perché’ siano una forma d’espressione personale e del proprio stile.

L’influenza del Rock nello Street Wear

20 maggio 2016 By Apparel Network

Quando nacquero i movimenti dello street wear e urban wear negli anni ‘80, trassero ispirazione dall’abbigliamento dei musicisti hip hop dell’epoca. Artisti come Run DMC, Kurtis Blow e Salt n’ Pepa non si sono limitati a influenzare solo l’industria musicale ma sono stati fonte d’ispirazione anche per il mondo della moda. Il trend più recente dello streetwear s’ispira più alla musica rock, rifacendosi al look del grunge degli anni ’90.

Facciamo un passo indietro per rinfrescare la memoria e stabilire quali sono gli elementi clou del grunge e quali artisti li hanno ispirati. Kurt Cobain e Eddie Vedder – front man dei loro gruppi, Nirvana e Pearl Jam rispettivamente – sono due delle muse per lo stile trasandato che spuntò nella zona nord ovest degli Stati Uniti (Seattle). Le sue caratteristiche principali sono i jeans strappati abbinati a maglioni slargati e usurati, maglie di flanella, cardigan, e stivali. Kurt Cobain amava indossare maglioni larghi e sfilacciati mentre Vedder aveva ed ha un look da taglialegna con maglie di flanella e stivali.

E’ forse ironico ma al giorno d’oggi, sono proprio gli artisti hip hop che sono all’avanguardia della moda streetwear rock n’ roll. Da qualche tempo Kanye West, A$AP Rocky e altri stanno sfoggiando look ispirati al grunge. Il loro re-inventare (o riscoprire) il grunge aggiorna il look proprio come ci si poteva aspettare: è stato aggiunto un po’ d’eleganza.

E’ vero che la fonte principale d’ispirazione per questa moda è il grunge, ma i designer non si sono limitati ad essa. T-shirt con i nomi di alcuni dei gruppi metal più famosi vengono mischiati al look grunge. La collaborazione tra Supreme e Black Sabbath ne è forse l’esempio principale, per di più Morrissey è la faccia della campagna pubblicitaria dell’estate 2016 di Supreme.

La Pop culture in generale, dalla musica al cinema, è da sempre sia indice che fonte della moda urban wear e quest’ultimo trend ne è l’ennesima conferma.

Streetwear per le Giornate Piovose

6 maggio 2016 By Apparel Network

Essere alla moda e rimanere asciutti quando fuori piove sono due cose spesso incompatibili, ma non necessariamente dev’essere così. Lo Streetwear ha fatto passi da gigante nel trasformare le tue giornate uggiose in giornate più modaiole.

Uno dei trend più popolari di questa primavera sono i bomber, ma se non è idrorepellente, avrai comunque bisogno di un impermeabile. Diamo un’occhiata ad alcuni dei trend più interessanti di questa primavera per le giornate di pioggia. Ah, ti serviranno anche un paio di stivali da pioggia.

L’impermeabile oversized nero di Vetememes ha fatto clamore questa primavera. L’indumento ha avuto un successo pressoché stratosferico, tanto che tutti i pezzi originali sono andati esauriti.

La collaborazione tra Supreme e Stone Island invece ci ha regalato un ritorno al passato con giacche che richiamano gli anni ’90. Gli impermeabili sono caratterizzati dall’utilizzo del cosiddetto “hypercolor” indossato con orgoglio, seppur brevemente, vent’anni fa. La tecnologia di questi design permette a ogni giacca di reagire alla temperatura corporea dell’indossatore creando colori che variano tra gialli e marroni, e blu e viola.

Mentre le novità abbondano, i classici mantengono una stabile popolarità. Il famoso K-Way col cappuccio per esempio, ti permette di essere alla moda e protetto dalla pioggia dal lontano 1965.

Quando piove quello che metti ai piedi ha la stessa importanza della giacca che indossi – a nessuno piace avere i piedi torsi. Negli ultimi anni la moda degli stivali da pioggia si è portata a nuovi livelli d’eccellenza. La varietà di scelta è incredibilmente ampia – dallo stivale in stile Chelsea alle scarpe in stile converse coi lacci.

Grazie alla varietà di scelta che ci offre il mondo della moda una giornata di pioggia, non deve più essere per forza un’inconvenienza, può essere un’occasione per mettere in mostra il tuo stile.

L’influenza di Star Wars sullo Streetwear

8 gennaio 2016 By Apparel Network

Continuando la nostra serie sull’influenza del cinema nel mondo dello streetwear affrontiamo un tema d’attualità: il fenomeno Star Wars.

Star Wars è un gigante del merchandising. Puoi comprare qualsiasi cosa col marchio Star Wars: asciugamani con Han e Leia, cacciaviti R2-D2, un selfie stick a mo’ di spada laser (non è uno scherzo). Come ogni franchigia cinematica che si rispetti Star Wars ha anche una serie infinita di t-shirt e abbigliamento per soddisfare il tuo bisogno di sentirti parte di una galassia lontana, lontana. I costumi della trilogia originale (Episodi IV, V, VI) hanno avuto già in passato un impatto sul mondo della e ”Il Risveglio della Forza” sta seguendo questa tradizione avendo anch’esso un’influenza notevole sulla moda odierna.

L’omaggio più ovvio a Guerre Stellari si deve a Rodarte e la sua collezione del 2014 nella quale le vere immagini del film sono stampate direttamente sui capi. Per caso avete bisogno di un abito da sera con Tatooine o la Morte Nera? Rag & Bone, ed altri giganti della moda come Diane von Furstenberg hanno creato un’intera collezione ispirata a “Guerre Stellare: Il Risveglio della Forza” per beneficenza.

Mode ispirate a Guerre Stellari sono facili da trovare nell’abbigliamento quotidiano, basta cercarle. Nel nostro articolo sulle mode del 2016 abbiamo messo in evidenza i parka, la cui popolarità è cresciuta notevolmente nel corso degli anni. Star Wars ha contribuito a questa popolarità. Vi ricordate del pianeta Hoth e le sue temperature glaciali? Allora forse vi ricorderete che Han Solo indossava un parka con il classico cappuccio in pelliccia (nel caso la memoria non vi aiutasse abbiamo provveduto con una foto).

Non scordiamoci delle t-shirt di cui abbiamo parlato prima. Tutte le t-shirt con la stampa di Lord Fener, Luke, Han Solo e altri personaggi della serie, possono essere anch’esse un’espressione di noi stessi: il lato chiaro vs il lato oscuro della Forza, il piccolo contro il gigante. In sostanza è questa l’essenza della moda, e soprattutto dello streetwear: esprimere la propria individualità attraverso il proprio stile nel vestire.

Cinque nuovi trend per il 2016

18 dicembre 2015 By Apparel Network

Il 2015 ci ha regalato tanto neoprene. Abbiamo anche visto l’influenza dello streetwear estendersi fino al mondo dell’alta moda, al punto che si è iniziato a chiamare alcune linee “streetwear di lusso.” Pigalle è solo uno degli esempi lampanti. Mentre il 2015 volge alla sua conclusione, guardiamo l’anno nuovo con rinnovata curiosità per le mode dello streetwear. Ecco 5 trend da tenere d’occhio:

Indubbiamente la prima notizia degna di nota è che Beyonce sta lavorando con Sir Phillip Green, Dorothy Perkins, e Miss Selfridge per lanciare la propria linea di streetwear il prossimo anno. E’ cosa certa che l’ingresso di Queen Bey nel mondo della moda urbana con la propria linea d’abbigliamento sarà uno dei lanci più anticipati della primavera.

Possiamo aspettarci un ritorno al “basic” nelle varie collezioni. Mentre l’anno scorso vi è stata maggiore attenzione prestata a stampe colorate e creative, quest’anno vedremo una tematica più monocromatica. La combinazione classica del bianco e nero saranno un tema prevalente del 2016.

Una stampa che continuerà a dilagare (è da sempre un punto fermo dello streetwear) è la stampa mimetica. Il mimetico continuerà a rimanere un punto fisso dello streetwear.

Con il ritorno a una gamma di colori più tradizionale, i designer impiegheranno tessuti di qualità superiore—con meno poliestere e sintetici. Possiamo aspettarci di spendere un euro in più per abbigliamento prodotto con tessuti naturali come lana e cotone.

Un materiale la cui presenza diminuisce sempre più – e che possiamo dire con fiducia si vedrà sempre meno – è la pelliccia. Questo grazie all’emergere di pellicciotti sintetici di alta qualità. Questi vengono impiegati per complementare altri tessuti come, per esempio, rivestimento interno di cappucci e colli. Il parka continuerà la sua scalata verso l’alta moda mantenendo sempre il classico look da streetwear.

C’è trepidazione per l’anno le mode che verranno!

Urban Wear nel Cinema

1 luglio 2015 By Apparel Network

Abbiamo già parlato del modo in cui il cinema degli anni ’80 ha influenzato lo streetwear, ma il cinema americano degli anni ’90 ha avuto un impatto altrettanto importante e forse più significativo dal punto di vista culturale nel determinare la direzione delle mode dell’urban wear per il decennio.

Fa la Cosa Giusta (Do the Right Thing)

Ambientato nel quartiere di Bedford Stuyvesant (Bed-Stuy) a Brooklyn, il film di Spike Lee è uno dei film cardini sui rapporti razziali a New York, portando sul grande schermo una rappresentazione realistica della crescente tensione razziale. Parte di quel realismo viene rappresentata dai costumi dei personaggi del film.

Spike Lee disse alla costumista, Ruth E. Carter, che i colori dei costumi sarebbero dovuti essere brillanti…è così ha fatto. Il film fa uso anzitutto di vestiti raffiguranti colori primari, tante catene d’oro e un sacco di scarpe Nike. Il personaggio iconico Radio Raheem (che è la personificazione del Black Pride, “orgoglio nero”) indossa una T-shirt bianca con un design boxed-off colorato e con stampata la frase “Bed-Stuy or Die” sul davanti. (Da notare che il design della t-shirt è stato fatto da una signora del quartiere di Brooklyn). Raheem indossa anche due giganteschi quanto iconici anelli “knuckleduster” con scritto “Love” e “Hate”. Ecco un approfondimento sulla rappresentazione della cultura afro-americana nel film.

Boyz n the Hood—Strade Violente

“Boyz n the Hood—Strade Violente” del regista John Singleton affronta anch’esso alcune delle tematiche riguardanti la gioventù afro-americana del quartiere malfamato di South Central Los Angeles. Lo stile, benché altrettanto memorabile, è un po’ diverso da quello di “Fa la Cosa Giusta”. I personaggi indossano colori funky e saturi ma ciò che ci rimane impresso sono i denim wash jeans, maglie chambray, e un sacco di cappellini da baseball (snapbacks). In una scena Cuba Gooding Jr, indossa una maglia da basket sopra una t-shirt bianca—uno dei look più riconoscibili dell’epoca.

Chi non Salta Bianco E’ (White Men Can’t Jump)

“Chi non Salta Bianco E’” ha messo in mostra una pletora di costumi colorati…d’altronde è ambientato a Venice Beach, California, uno dei comuni più eclettici degli Stati Uniti. Con canotte e sneaker high top il film racconta in maniera accurata la cultura dello streetball che ha dominato la West Coast negli anni ’90. Il personaggio interpretato da Wesley Snipes, Sidney Dean, ha uno stile tutto suo che consiste di due canotte, pantaloncini e cappellino da ciclista, e una catena d’oro. Il personaggio interpretato da Woody Harrelson, Buddy Hoyle stabilisce il proprio stile già nella sua prima partita: un cappellino tie dye, una t-shirt con scritto “Parental Advisory” con sopra una camicia colorata aperta. In pratica sembra un fesso…ma è esattamente quello che vuole che pensino gli avversari.

Street wear nel cinema degli anni ‘80

5 giugno 2015 By Apparel Network

Ecco la seconda parte della nostra rubrica “Film che hanno influenzato la moda dello Streetwear”. Non hai letto la prima parte? Leggila qui…

Negli anni ’80 il mondo del cinema ci ha portato diversi film che hanno influenzato la moda femminile dello streetwear. Vi ricordate le fascette per la fronte, gli scaldamuscoli e le felpe oversize (che tra l’altro, di recente sono tornate di moda)? Forse rimarrete sorpresi (ma anche no) dal fatto che questo look è stato ispirato dal personaggio interpretato da Jennifer Beals nel film “Flashdance”. Il ruolo iconico ha ispirato una generazione intera di giovani donne ad improvvisarsi sarte e tagliare le vecchie felpe oversize per sembrare atletiche e in perfetta salute.

Nel frattempo Madonna stava ispirando una moda più eccentrica e stravagante con i suoi look nel film “Cercasi Susan Disperatamente”. Il look consisteva per lo più nel vestirsi con più strati possibili, il tutto ricoperto da borchie. Vale sicuramente la pena dare un’occhiata più approfondita. Leggings neri, maglie oversize abbinati con blazer, colori fluo brillanti e un sacco di tessuti mesh (retina) — questo abbigliamento è l’estensione cinematografica del look associato all’album “Like a Virgin” (sempre di Madonna), con l’aggiunta di qualche elemento di pelle a discapito di pizzo e paillettes.

La moda uomo ha trovato la sua principale fonte d’ispirazione nel film “Breakfast Club”. I tre protagonisti maschili del film rappresentano ognuno uno degli stereotipi di quegli anni, modo di vestire compreso. Andrew (Emilio Estevez) è lo sportivo (jock), Brian (Anthony Michael Hall) è il secchione, e Bender (Judd Nelson) è il ribelle/”teppista”. Ognuno è vestito in modo da riflettere questo stereotipo: Andrew indossa una canotta, jeans e scarpe da ginnastica; mentre Brian indossa una semplice felpa tinta unita, chinos, e scarpe da ginnastica altrettanto semplici (oggi questa moda si chiama “normcore”). Bender invece indossa una giaccadi pelle, una camicia a quadri, stivali da motociclista e un orecchino. Il film ha offerto un look da imitare a ogni tipologia di ragazzo adolescente americano.

Mentre la maggior parte di questi look è stata per lo più effimera, alcuni film ci hanno regalato delle perle permanenti nel mondo della moda.

Tom Cruise ballava in mutande ma non si è dimenticato d’indossare un accessorio fondamentale. Nel film “Risky Business” Cruise indossò i Ray-Ban Wayfarers, facendoli tornare in voga dopo che la loro popolarità si era affievolita nel corso degli anni ’70. Da quel momento in poi sono stati una costante nello streetwear.
Dal “business” al piacere: ci spostiamo sul West Coast statunitense, dove un giovanissimo Sean Penn interpretava un disinvolto, “fricchettone”, surfista nel film “Fuori di Testa”. Le sue Vans a scacchi diventarono leggenda—perlomeno nel cerchio dello streetwear. Dopo la distribuzione del film, le Vans a scacchi iniziarono a volare dagli scaffali. L’azienda non aveva mai avuto intenzione di vendere i suoi prodotti fuori dalla California e improvvisamente si trovò di fronte a un successo nazionale, e il resto, come si suol dire, è storia.

La prossima volta parleremo dell’influenza sulle mode dell’ urban wear e dello street wear di “Chi non Salta Bianco è”, “Fa’ la Cosa Giusta” e “Boyz n the Hood—Strade Violente”.